L’uva appena raccolta, accuratamente defogliata ed allontanata dalle parti di scarto (parti non mature, muffe, uva secca, tralci di legno ed ogni altro difetto visibile) viene disinfettata con del potassio naturale, e subito dopo diraspata (l’allontanamento del raspo consente ai nostri vini di non possedere quel tannino cattivo che si avverte con fastidio in gola dopo aver sorseggiato dei vini rossi strutturati e di qualità come i nostri).
Questa operazione avviene a circa 150 metri dall’area di vinificazione in modo da non permettere a mezzi meccanici e persone estranee al processo, di poter inquinare l’area di fermentazione che in precedenza è stata meticolosamente lavata e disinfettata. Tutti i nostri vinificatori (di piccole dimensioni in modo da separare i vari vigneti di provenienza delle uve) sono dotati di impianto automatico di rimontaggio 24 ore su 24.
Questo consente all’enologo di programmare un tempo ampio di vinificazione con rimontaggi programmati ed automatici che si susseguono sia di giorno che di notte (di solito 2 minuti di rimontaggio ogni 2 ore si stoccaggio fermo e stabile).
Questo sistema di vinificazione, consente al mosto di prendere molto più colore di un normale sistema di frullatura ed inoltre, le bucce ripetutamente bagnate dal mosto, non avranno il tempo di acidificarsi, lasciando al vino ottenuto fragranza e profumi naturali senza l’ausilio di sistemi chimici o aiuti esterni.
Il processo appena descritto viene esaltato dal sistema di raffreddamento dei vinificatori. Infatti tutti i vinificatori sono dotati di serpentine esterne di raffreddamento ad acqua glicolata: appena la temperatura dei mosti sale (il processo di fermentazione produce calore, infatti la trasformazione di zucchero in alcol produce molto calore) il sistema automatico di raffreddamento fa circolare l’acqua fresca all’esterno del vinificatore, abbassando le temperature di vinificazione da circa 32/34°C alla temperatura preferita dall’enologo (generalmente 22/24°C). Questo controllo della temperatura allunga i tempi di fermentazione, con ottimi risultati: consente alle bucce di cedere quasi tutta la loro struttura al vino (colore e residuo fisso) e non superando i 25°C, il vino ottenuto è più ricco di profumi ed aromi.
Completata la fase di fermentazione, il vino nuovo appena ottenuto viene travasato nei serbatoi di stoccaggio. Prima di essere trasferite in distilleria per la produzione di grappa di alta qualità, le bucce sono spremute con una pressa soffice in modo da non surriscaldarle. Il vino ottenuto da questo processo viene stoccato in idonei serbatoi di stoccaggio separati dai precedenti.